Il Trasportatore toner conto terzi in italia trasporta circa sette milioni di cartucce toner ogni anno. di queste, solo un milione vengono raccolte e recuperate correttamente dai produttori
Attraverso sistemi prevalentemente individuali (nel nostro paese, a differenza della gran parte degli stati europei, non è possibile utilizzare il sistema postale per la raccolta e la spedizione dei toner esausti la raccolta di questa tipologia di rifiuti è dunque insoddisfacente perché spesso disomogenea.
E’ quindi necessario un servizio capillare di raccolta e trattamento dei toner esausti e, più in generale, dei “consumabili esausti” (dei quali fanno parte, oltre ai toner, anche vaschette, developer, bottiglie, cpu e pezzi di ricambio) svolto in nome e per conto dei produttori di stampanti con trasparenza, sicurezza e nel rispetto dell’ambiente e delle norme poste a tutela dello stesso.
Le norme europee in materia di gestione rifiuti sono in costante evoluzione per cui è complesso seguire tutti gli aggiornamenti, quello che vogliamo portare alla vostra attenzione è ciò che viene indicato nelle seguenti norme: direttive cee, 91/156, 91/689, 94/62 d.lgs152/06, ex d.lgs22/97 e successive modifiche. uno dei punti fondamentali da affrontare immediatamente riguarda i responsabili e le responsabilità del rifiuto.
il responsabile della “produzione del rifiuto” è il soggetto (personale o giuridico) che lo genera ossia, per i rifiuti speciali, l’azienda che stampa. la legge afferma inoltre che “il produttore iniziale o il detentore conserva la responsabilità per l’intera catena di trattamento “ ed include l’identificazione della pericolosità del rifiuto. i residui di stampa sono rifiuti come cartucce inkjet, laser, nastri e contenitori di toner.
bisogna quindi attribuire al rifiuto il corretto codice cer, il che può essere fatto solo attraverso costose analisi chimiche. il corretto trasporto. bisogna accertarsi che l’azienda a cui si danno in carico i rifiuti abbia le dovute autorizzazioni. il recupero o smaltimento. la corretta compilazione e conservazione dei moduli f.i.r. per almeno 5 anni. gestire l’asporto dei rifiuti almeno una volta all’anno.
considerando l’importanza delle sanzioni in cui le aziende possono incorrere, riportiamo nelle seguenti prossime due pagine quanto è previsto dalla legge per chi non rispetta del tutto o in parte il dlg152. di seguito le soluzioni fattibili per lo smaltimento gestione autonoma degli smaltimenti classici
Gestione fare l’analisi chimica dei rifiuti, in quanto i consumabili esausti di stampa informatica sono rifiuti speciali con codice a “specchio” acquistare e vidimare alla cciaa il registro di carico e scarico (*) registrare l’operazione di carico dei rifiuti sul registro (*) contattare un trasportatore di rifiuti autorizzato (gestore) verificarne le autorizzazioni e la corrispondenza con i codici cer (codice europeo del rifiuto)
Il produttore compila il fir (formulario identificativo del rifiuto) in 4 copie e il trasportatore ritira i rifiuti registrare l’operazione di scarico dei rifiuti sul registro (*) il trasportatore porta i rifiuti a destino e conclude la compilazione fir il destinatario rende la 4° copia del fir firmata al gestore che la inoltra al produttore
il produttore compila il mud (modello unico di dichiarazione) in cui tiene traccia dei movimenti dei rifiuti e lo presenta alla cciaa di competenza (alla fine di aprile di ogni anno) responsabilità si risponde direttamente a livello amministrativo e penale in caso di inadempimento totale o parziale o di errori di trascrizione.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Trasporto conto terzi Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)